I 10 tavoli iconici di design più belli

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Nel mondo dell’architettura d’interni, gli oggetti che compongono uno spazio non sono mai semplici elementi funzionali, ma racconti di stile, cultura e innovazione. Un tavolo, ad esempio, è molto più di una superficie d’appoggio: può rappresentare un preciso gusto, una testimonianza di un’epoca o l’espressione di un movimento artistico che ha lasciato il segno nel corso del tempo. Quando un pezzo di design è in grado di combinare bellezza, storia e funzione, il suo valore si estende oltre il semplice utilizzo, trasformandosi in un’opera che arricchisce e impreziosisce.

I tavoli iconici di design, infatti, raccontano storie di creatività e innovazione, essendo stati creati da alcuni dei più grandi maestri dell’architettura e del design industriale. Sono pezzi che hanno segnato epoche e stili, influenzando la cultura e la percezione del vivere moderno. Possedere uno di questi tavoli significa portare nella propria casa non solo un oggetto d’arredo, ma anche un frammento di storia, un’opera d’arte che, attraverso il suo design unico, racconta la filosofia del suo creatore e l’estetica di un’epoca.

In questo articolo, esplorerò i 10 tavoli più iconici del design, selezionati sulla base della mia esperienza come architetto d’interni. Ogni pezzo rappresenta un capitolo significativo nella storia del design, che combina estetica e funzione in modo straordinario, ispirando generazioni di designer e amanti del bello. Scopriamoli insieme.

1) Il Colonnato di Mario Bellini (Kettal)

Progettato da Mario Bellini è un capolavoro dell’interior design che incarna l’eleganza nell’arredamento moderno. Progettato nel 1977 si ispira a una struttura architettonica essenziale classica con pilastri che sostengono un portico, il piano appunto.

Si distingue per le sue linee pulite e la struttura scultorea. La sua forma unica aggiunge un tocco di raffinatezza a qualsiasi ambiente e dimostra come un oggetto apparentemente semplice come un tavolo possa essere una vera opera d’arte.

Misure e materiali

E’ disponibile rotondo (qui la lista dei più belli tondi) con  Ø160/180,  quadrato 140 × 140 cm e rettangolare 220/250/300 × 100 /110cm.

Il Colonnato è disponibile è in pietra, che esalta l’aspetto massiccio e scultoreo del tavolo:

  • Marmo bianco di Carrara 
  • Marmo nero Marquiña 
  • Marmo grigio Carnico  contemporanei.
  • Pietra Serena

2) Lc12, di Le Corbusier e Pierre Jeanneret (Cassina)

 

Realizzato  nel 1925 dalla iconica coppia per la Maison La Roche a Parigi,  è un’icona dell’interior design moderno. La sua forma semplice ma elegante si adatta perfettamente a qualsiasi arredamento.

Il piano rettangolare in legno o vetro si distinge per il contrasto tra la base in acciaio cromato e il piano che sembra quasi fluttuare nell’aria.

E’ un gioco di contrasti definito dalla leggerezza del piano che si contrappone al suo peso, sostenuto dalle sottili gambe che definiscono una maglia ordinata e pulita nel design.

Curiosità

Nacque per arredare gli spazi della Cité Universitaire di Parigi nel 1957, inizialmente concepito per la mensa e le aree comuni. Ha una robusta struttura in acciaio con un piano rettangolare o quadrato in legno massello pensato per resistere all’uso intensivo ma anche per essere facilmente integrabile in diversi ambienti.

La sua estetica minimale e industriale è frutto di un’attenta ricerca sui materiali e le proporzioni, tipica di Le Corbusier e dei suoi collaboratori, che volevano creare un tavolo funzionale, resistente e al tempo stesso elegante.

3) Reale di Carlo Mollino (Zanotta)

Il Reale di Zanotta è un capolavoro dell’interior design italiano. Fu disegnato nel 1946 per gli Uffici della Reale Mutua assicurazioni di Torino dal geniale torinese Carlo Mollino che ha saputo fondere eleganza e funzionalità in modo unico. 

Come altri suoi pezzi il tavolo rifiuta l’International Style prediligendo forme organiche e l’uso di materiali naturali, per dar vita a un mix che concentra ironia, romanticismo e tecnologia.  

Curiosità

Il suo design è ispirato alla struttura degli aerei, una passione personale di Mollino. L’architetto e designer era infatti affascinato dall’ingegneria aeronautica e dalle forme organiche, e nel Reale traspose questa ispirazione creando una struttura complessa e scultorea che richiama un’ala di aeroplano.

Nel 2005 fu battuto all’asta da Christie’s  per 3,8 milioni di dollari.

Con le sue linee sinuose e materiali pregiati, si integra perfettamente in qualsiasi arredamento moderno, diventando il fulcro dell’ambiente. E’ poliedrico e perfetto sia come scrivania che per la sala da pranzo.

4) Forme Libre di Charlotte Perriand (Cassina)

 Era il 1928 quando Charlotte Perriand disegnò questo armonioso tavolo irregolare.  La geometria morbida e la forma arrotondata sono rivelate dalla luce e dalle ombre, tra lo spessore sagomato del piano. La forma organica tende ad avvicinare gli ospiti gli uni agli altri, favorendo l’aggregazione.  

Struttura

Sia nella versione in rovere laccato nero che mogano le venature in legno sono visibili, così come le giunture dei 6 pezzi che lo compongono. Una delle tre gambe è affusolata, mentre le altre due sono cilindriche. 

Con le sue forme organiche e fluide, il Forme Libre si integra perfettamente in qualsiasi arredamento moderno. La sua silhouette unica lo rende non solo un pezzo funzionale, ma anche una vera opera d’arte per il tuo spazio abitativo.

5) Table TL22 di Franco Albini & Franca Helg (Poggi Pavia)

Il TL22 nasce nel 1958 dalle mani di da Franco Albini e Franca Helg ed è un capolavoro di interior design che incarna l’eleganza italiana. Questo tavolo iconico combina linee pulite e materiali pregiati, diventando un elemento d’arredo senza tempo. La sua struttura minimalista si integra perfettamente in qualsiasi ambiente, rendendo il TL22 un must per gli appassionati di design.

6) Quaderna di Superstudio (Zanotta)

Progettata tra il ’69 e il ’72, la serie Quaderna rappresenta un perfetto equilibrio tra design e funzionalità. Manifesto del Radical Design, è parte delle collezioni permanenti del Moma di New Yorkm il Triennale Design Museum di Milano e il Musèe National D’Art Moderne di Parigi.

Con la sua superficie a griglia bianca su base nera, il Quaderna è un pezzo d’arredamento che cattura l’attenzione in qualsiasi spazio lo si inserisca. La sua forma geometrica e minimalista lo rende un elemento versatile per ogni spazio, dalla sala da pranzo all’ufficio moderno.

Curiosità

La griglia, con i suoi quadrati di 3 cm di lato, non è solo un elemento decorativo, ma rappresenta la volontà di Superstudio di esplorare un concetto di spazio universale e infinito. La griglia simboleggia infatti un ordine spaziale che potrebbe teoricamente continuare all’infinito, andando oltre il singolo mobile e integrandosi nell’ambiente in modo quasi illimitato. 

Questo approccio astratto e filosofico alla progettazione è tipico del pensiero radicale di Superstudio, che concepiva il design non solo come funzionale, ma anche come uno strumento per sollevare questioni sul futuro della società e dell’architettura.

7) D.859.1 di Gio Ponti (Molteni)

 

Progettato nel 1959 da Gio Ponti, è un capolavoro di eleganza e semplicità, che rispecchia perfettamente la filosofia del maestro italiano. Creato originariamente per arredare la sala conferenze del primo edificio della Banca Nazionale del Lavoro a New York, il tavolo incarna l’attenzione di Ponti per l’armonia delle forme e il dialogo tra spazio e oggetto.

Caratteristiche

Il D.859.1 è un tavolo dalle linee pulite e distintive, con una struttura snella e proporzioni equilibrate.

  • È lungo ben 3,60 metri, il che gli conferisce una presenza scenica importante, pur rimanendo incredibilmente leggero alla vista.
  • La sua struttura in legno massello di noce ha una linea affusolata che culmina in gambe sottili, appena inclinate verso l’esterno, quasi a dare l’impressione che il tavolo sfidi la gravità.
  • Il piano rettangolare è ampio e slanciato, un segno distintivo che rende questo pezzo ideale per grandi spazi aperti e sale riunioni.

 Questo tavolo, seppur creato per uno spazio formale come una banca, riflette il suo amore per le linee semplici ma raffinate, dove la bellezza nasce dall’equilibrio e dall’essenzialità delle forme. E’ una vera e propria scultura, dove ogni dettaglio è studiato per creare un’armonia complessiva che colpisce chi lo osserva.

8) Frati di Enzo Mari (Driade) 

Il tavolo Frate di Enzo Mari è un’opera di design estremamente essenziale e sofisticata, creata nel 1973 per Driade. Come molti dei progetti di Mari, il Frate riflette la sua filosofia di design incentrata sulla semplicità funzionale e sul valore intrinseco dei materiali.

Struttura

Mari concepì questo tavolo come un pezzo estremamente sobrio, quasi monastico, da cui il nome “Frate”. La struttura è ridotta al minimo, ma ciò che la rende unica è l’equilibrio tra i materiali e le proporzioni: il piano può essere realizzato in vetro temperato, legno o marmo, e poggia su una base costituita da due cavalletti metallici di sezione rettangolare, collegati da una barra trasversale. Questo dettaglio strutturale richiama l’idea della stabilità e della robustezza, ma il design nel complesso risulta incredibilmente leggero e visivamente piacevole.

Il Frate è disponibile in varie misure per adattarsi a diverse esigenze di spazio. Tra le dimensioni più comuni:

  • Lunghezza: 180 cm, 200 cm, 220 cm o 240 cm
  • Profondità: 90 cm o 100 cm
  • Altezza: 72 cm
 

Questa varietà permette di utilizzare il tavolo sia come tavolo da pranzo che come scrivania in ambienti professionali o domestici. 

9) Library di Pierre-Jeanneret 

Il tavolo Library di Pierre Jeanneret è un capolavoro di design razionalista, concepito negli anni ‘50 per arredare gli spazi pubblici e privati della città di Chandigarh, in India, un ambizioso progetto urbanistico e architettonico realizzato insieme a Le Corbusier.

  La semplicità geometrica del Library riflette la visione funzionale e minimale di Jeanneret: il tavolo presenta gambe a cavalletto a forma di “V” rovesciata, che danno stabilità e un’eleganza scultorea al pezzo.

Realizzato in legno massello di teak, un materiale robusto e adatto al clima indiano, il Library emana calore naturale, pur mantenendo un’estetica raffinata e senza tempo. 

10) Ragno di Vittorio Livi (Fiam)

Il tavolo Ragno, disegnato da Vittorio Livi nel 1980, è un’icona nel design del vetro curvato. Creato per dimostrare le possibilità strutturali del vetro, il Ragno è composto da un unico piano in vetro trasparente che poggia su una base di sottili gambe in vetro curvato, ispirate alla leggerezza e alla delicatezza delle zampe di un ragno.

Nonostante l’apparente fragilità, il tavolo ha un’eccellente stabilità grazie al vetro temperato e alla curvatura delle gambe, che distribuisce uniformemente il peso. Questa innovativa struttura è diventata un simbolo dell’eleganza tecnica di FIAM, pioniera nell’uso del vetro come materiale d’arredo.

Conclusioni

Ricordate quindi che un tavolo non è solo un mobile, ma un pezzo di storia del design che può trasformare completamente l’atmosfera della vostra casa, riportandovi pezzetti di storia da condividere nel quotidiano. Quindi, la prossima volta che vi troverete a scegliere un tavolo, pensate a questi capolavori e lasciatevi ispirare. 

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Alcune delle immagini presenti in questo articolo sono tratte da Pinterest.

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Ciao sono Giulia, architetto d'interni con la passione per l'arte contemporanea.

Mi occupo di interni residenziali, e credo molto nel concetto di architettura sartoriale, per abitazioni su misura per ogni persona. La mia passione per l’arte ha fatto nascere arthome, che include l’arte nelle dimore ed è fonte di ispirazione quotidiana.

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