(GiuliaGrillo)
Il modo migliore per scegliere il fondo giusto per le pareti di casa è iniziare dai colori che si amano. Al di là delle tendenze, i colori familiari, che si utilizzano con più frequenza nel quotidiano, ci permettono più libertà, più facilità nella scelta di accostamenti, e non vincolano a combinazioni tradizionali legate a un precisi stili di decorazione. Usando i propri colori preferiti come basi sarà più semplice creare schemi di colori attorno ad essi, oppure sperimentare nuove tavolozze.
Nel corso delle ultime ristrutturazioni (L I N K), a Genova ma soprattutto in Italia, mi sono resa conto che le persone che progettano la propria casa non vogliono semplicemente accettare la narrativa di qualcun altro, seguire una tendenza, copiare uno spazio. Partendo da un’idea cercata sul web, su riviste o in negozi di design, vogliono progettare un proprio contesto e sviluppare una connessione con esso, con l’architettura, l’arredo, definendo un proprio stile, linguaggio. Raccontare una storia, la propria, è più semplice con uno spazio personale piuttosto che con colori di tendenza. Lo spazio colore diventa quindi uno strumento.
Colori universali
Per utilizzare un linguaggio comune ho scelto di parlare di RAL e NCS. Entrambi raccolgono codici universali che identificano precise tinte univoche, valide in ogni parte del mondo. Uno strumento straordinario e indispensabile per designer e architetti, ma anche per i singoli consumatori, che possono identificare un preciso colore senza lasciare spazio all’interpretazione, scegliendo la tinta senza dipendere dal fornitore, optando quindi per un qualsiasi negozio di fiducia.
Come scegliere (e usare) il colore giusto
Quando pianificate la combinazione di colori di una stanza, resistete alla tentazione di selezionare prima la tinta. E’ meglio iniziare la ricerca del colore dagli elementi della stanza meno flessibili, come mobili, tessili, piastrelle o carta da parati. Ogni casa è un caso sè. Ogni progetto si fonda su esigenze precise, su un’estetica e uno stile personale. Il colore deve quindi corrispondere a necessità individuali, a richieste, a un’istinto talvolta inspiegabile, che si deve necessariamente integrare con l’architettura rispettando la storicità del luogo in cui si inserisce.
Un modo per aiutarvi a scegliere senza sbagliare è realizzare delle moodboard (L I N K) , che permettono di visualizzare in un unico foglio la vostra casa, valutando le combinazioni di colore.
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I colori evocano una risposta emotiva. In generale, le tinte fredde, come il blu, il verde e il bianco pulito, sono percepite come rilassanti, mentre quelle calde, come il rosso, l’arancio e il giallo, creano un senso di drammaticità ed energia. I primi sono spesso utilizzati nelle stanze private, mentre le gamme più calde sono un buon modo per ravvivare gli spazi sociali. Tuttavia trovo che la psicologia del colore non deve essere una regola, al contrario possa essere interpretata in maniera libera.
Sebbene rispetti la teoria del colore, che conferisce un significato a ogni colore, credo che ogni spazio debba seguire un proprio ordine, a seconda della funzione che accoglie, senza pianificazioni standardizzate, bensì ascoltando ciò che è più giusto per lo spazio e per chi lo vive.
Bianco mai bianco
Il bianco non è mai “assenza di un colore” come si pensa tante volte. Ed è proprio per questo che sceglierlo con attenzione è così importante: le varie tonalità di pittura consentono di personalizzare uno spazio, di legare ogni oggetto all’involucro maggiore che li contiene, senza stridere, bensì generando una connessione armoniosa e silente. E’ la bellezza del progetto d’interni.
La scelta del bianco giusto può cambiare la percezione di una stanza: un bianco puro può apparire rigoroso e ghiacciato in alcune case, mentre un tono più avorio o perla essere più confortevole e definire un’atmosfera più distesa, rilassata. Il mio consiglio è quindi di valutare la predominanza di tinte calde e fredde, e utilizzare il bianco come uno strumento per migliorare lo spazio.
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Prima di scegliere valutate alcuni aspetti:
- la relazione con gli spazi. Ciò non significa che se avete una predominanza di verde dovrete utilizzare qualche goccia di questo colore per trovare il vostro bianco. Il mio consiglio è di valutare con attenzione l’ambiente, e controbilanciare con tinte in contrapposizione
- i sottotoni. Ossia le ombre che determinano la saturazione di una tinta. Scegliendo un sottotono di una tinta presente nella stanza, creerete una connessione con lo spazio senza un riferimento diretto, spesso scontato.
- la luce naturale. Se risulta molto intensa potete osare con una tinta più scura, se invece risulta troppo calda, per via della predominanza di tinte tendenti al giallo, come ad esempio un parquet mielato, potete raffreddarla con del grigio. Se la vostra casa è esposta a sud, fate attenzione perchè il fascio luminoso è solitamente più caldo.
- la sensazione personale. Ogni reazione scaturita in noi è soggettiva, pertanto seguire la propria comfort zone aiuta a creare una buona combinazione di colori
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L’importanza delle campionature
In sintesi il mio consiglio è di campionare le tinte, raffrontandone almeno due, tenendole in vista, possibilmente verticalmente, almeno un giorno, per capire come cambiano al variare della luce naturale e artificiale. Optate per una vernice di qualità, che oltre a essere più duratura, risulterà più omogenea e luminosa. Una vernice più performante contiene più particelle di colore, che definirà una resa finale eccellente. E se arrivati sin qui siete ancora indecisi, valutate il Taupe, ossia il grigio marrone, o il Greige, l’incrocio letterario di grigio e beige, che non deludono mai.
Giallo
Ammetto che non è uno dei miei colori preferiti, da amante delle tinte calde desaturate, ma negli ultimi anni ho apprezzato molto alcune sue sfumature, come quelle del guscio d’uovo, dello zafferano o dell’ocra.
Per quanto riguarda i materiali,gli accostamenti migliori per gli interni sono quelli con i legni scuri oppure molto chiari.
Ecco alcune tinte da valutare con attenzione:
- le più luminose, tendenti al bianco, come il burro, possono sembrare classiche, pertanto vanno equilibrate con stili decisi e moderni. Anche in questo caso valutate se volete che la tinta viri verso sfumature fredde, aggiungendo del verde, oppure più calde, tendenti all’arancione.
- le derivazioni più accese possono sembrare affascinanti, ma portano con sé una vena infantile
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Rosa
E’ allo stesso tempo ricercato e femminile, ma resta un colore utilizzato poco utilizzata per la decorazione d’interni. Nessuna connotazione dovrebbe essere strettamente legata a questa tinta. Il rosa nel passato è stato a lungo considerato maschile, per via della sua vicinanza col rosso del sangue e delle battaglie, lo stesso delle divise, mentre alle femmine era assegnato il celeste virginale del velo della Madonna.
- Nelle declinazioni meno sature, candide o che virano al beige, permette di interpretare alcune tinte come neutre, facendo sembrare gli spazi eterei.
- I contrasti con il nero, il grigio, il bianco o il greige smorzano la romanticità di questo colore, semplificandone il suo utilizzo.
- Gli accostamenti migliori sono quelli con il grigio e l’ oro, indiscussi rafforzatori. Il primo riesce a raffreddare ogni sua sfumatura, e a creare un trio perfetto con il legno naturale. Si usa spesso per bagni (L I N K) e camerette. Il secondo è più prezioso, e si usa con parsimonia per dettagli non troppo appariscenti, come maniglie, gole o gambe.
Verde
Pensato per portare equilibrio e armonia ad ogni ambiente, soprattutto piccolo (L I N K), è spesso la scelta preferita per il design degli interni. A parte la sua psicologia, la connessione con l’aria aperta e soprattutto con le stagioni calde, è un automatismo comune. Anche in uno schema verde monocromatico, un tocco di qualsiasi altro colore non sembrerà fuori posto.
Il classico celadon è sempre una certezza. Dalla parte dei classici blu, è un completamento di tutto ciò che incontra. Per utilizzarlo senza paura occorre dimenticare il suo lato audace, e mantenere uno schema semplice per il resto del contesto. Gli accostamenti con il bianco e nero, per controsoffitti, accessori, piastrelle, o altri dettagli, sono i migliori.
Se siete amanti delle tinte pastello un delicato verde spento sarà la scelta migliore. Un delicato verde menta o una pallida sfumatura di salvia calmerà i sensi aggiungendo abbastanza colore alla stanza senza sovraccaricare lo spazio.
E’ il momento degli audaci! Gli spazi di transizione, come disimpegni, scale e corridoi, sono gli ambienti che accolgono nella maniera migliore vere e propri involucri colorati. Una tonalità satura di verde aggiunge vivacità e storicità alle stanze, e consente all’antiquariato, al legno e alle opere d’arte, di avere un forte impatto sullo spazio. Gli accostamenti migliori con i verdoni intensi sono quelli definiti dai toni del blu, oro, grigio, nero e persino del legno, per un perfetto accento.
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domusweb
Blu
Il blu è solitamente il preferito dalle persone che si convertono al colore abbandonano le tonalità neutre. Serenità e calma sono i due caratteri che contraddistinguono questo colore, merito della sua immediata corrispondenza al mare e al cielo. Ovunque è applicato, il blu (L I N K) delinea eleganza.
C’è un motivo per cui credo che il blu sia sempre di moda: a seconda dell’ombra cambia, risultando intenso ed evocativo, calmante e delicato, audace e sicuro. Inoltre, si abbina a un’ampia gamma di altri colori, compresi il nero, dai toni del legno ai metalli.
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livingcorriere
Grigio
Gli amanti delle tinte neutre si dividono in due grandi categorie: i fanatici del grigio, ed i sostenitori del beige.
Sebbene possano sembrare molto diversi tra loro, questi due colori sono simili, e si utilizzano insieme molto spesso nel mondo dell’interior, per smorzare colori vivaci, bilanciare tinte a contrasto o definire spazi chic e moderni. Dimenticatevi gli arredi anni ottanta desaturati, il colore più cupo sullo spettro è oggi il colore più caldo per la vostra casa. E’ considerato un neutro a tutti gli effetti, ma allo stesso tempo è capace di far risplendere ogni colore più acceso, ammorbidendo il contrasto con il candore bianco di soffitti e cornici.
I chiari aggiungono un tocco sofisticato a ogni casa, specialmente se accostati a metalli dorati o champagne, mentre gli scuri definiranno un’atmosfera più drammatica, ma più decisa.
I grigi caldi sono attuali, ma allo stesso tempo garantiscono un effetto timeless, e si accostano bene ai legni antichi o ai laccati colorati, lucidi oppure opachi.
Il greige è il colore della certezza, a metà tra un grigio e un caldo beige, morbido e ideale per spazi sociali come soggiorni (L I N K) che spesso necessitano di tranquille aree dedicate. Azzurri, rosa, neri e marroni sono i suoi migliori sostenitori.
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In sintesi
Di recente ho passato molto tempo a testare i diversi colori a casa dei miei clienti. Alcuni sembravano fantastiche sul ventaglio cartaceo, nella lattina e nelle foto correlate, ma una volta dipinti sul muro, alcuni di essi sono cambiati. Il mio consiglio è di scegliere vivamente almeno due sfumature, di realizzare alcuni rettangoli sulla parete, e di lasciarli nella stanza per alcuni giorni, in modo da poter osservare come cambia il colore durante le varie ore del giorno e della sera. Realizzate ogni rettangolo su diverse pareti, sulla più luminosa e sulla più buia, così potrete vedere come l’illuminazione naturale e artificiale influirà sulle tinte.
Infine non abbiate paura di sbagliare, bensì sperimentate!
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