I prezzi folli delle opere più preziose vendute ad Art Basel 2019

Tabella dei Contenuti

Di art fair ne è pieno il mondo. Ma per quell’arte inarrivabile, esclusiva e patinata, ce n’è solo una: batte Miami e Hong Kong, e si trova in Svizzera, a Basilea.

Popolare, sin dalla prima edizione del 1970, oltre ad essere un Evento (con la e maiuscola) al quale i professionisti non possono rinunciare, è una vera esposizione d’eccezione dove si individuano i gusti dei collezionisti ed i loro movimenti monetari.

 

La fiera di Basilea nel 1972. Foto di Kurt Wyss, foto Art Basel

 

Raccoglie opere di arte moderna e contemporanea di altissima qualità, trasformandosi in un museo per chi può solo guardare, e in un negozio per chi colleziona. Un luogo magico dove si respira buona arte e si sogna, ad occhi aperti.

 

Lo stand Gagosian con un’opera di Jeff Koons. Foto Art Basel.

 

Per la 49° edizione sono stati 90.000 i visitatori registrati. Secondo le statistiche pubblicate, infatti, è in forte crescita il numero di amatori, collezionisti e curatori che vi partecipano.

L’esposizione non è però per tutti. L’ingresso per le gallerie d’arte è molto selettivo, in primo ordine per una sorta di qualità delle opere esposte, ed in seconda battuta per la questione economica.

 

“Ogni anno, impostiamo il livello un po ‘più alto”, ha detto in un’intervista il direttore globale di Art Basel, Marc Spiegler“Ci sono alcune gallerie che non sono presenti quest’anno perché hanno costantemente deluso la commissione. E ci sono gallerie che bussano alla porta da molto tempo. Quando si spinge un po’di più ogni anno, la qualità aumenta anno dopo anno. ”

 

Ma quanto costa esporre ad ArtBasel?

 

 

Sebbene le organizzazioni e le gallerie siano sempre restie a rilasciare dati economici, Artsy ha dichiarato le cifre astronomiche.

 


Per le piccole gallerie si va dai 45.000€ in su per 50 metri quadrati di area, 130.000 € per le medie al secondo piano, fino a salire a  346.000€ per quelle più grandi al piano terra. A snellire il costo però, è il pacchetto “completo”, che comprende, oltre all’affitto dell’area, il soggiorno, il viaggio ed il trasporto delle opere, cosa non poco onerosa!

 

Extra spazi

 

Ma le più prestigiose non si accontentano dei loro 70 metri quadrati. Ad aumentare l’interesse e ad allargare la cerchia di collezionisti che visitano le gallerie più facoltose ci sono altri spazi al terzo piano. Quelli nascosti, sempre all’interno della meravigliosa architettura di Herzog & de Meuron, dove viene filtrata una cerchia ristretta di amatori ed acquirenti. E’ dedicata a piattaforme digitali, sale visione e, naturalmente, trattative.

 

 

Le vendite di primi giorni

 

L’ingresso su invito, quello VIP, anticipato, è solitamente destinato agli acquirenti abituali o quelli con cui già si ha avuto un contatto prima dell’evento. E’ un modo per vedere da vicino le opere di cui si è già discusso, ascoltare la narrazione dell’opera scelta, senza il rischio di farsi sfuggire l’acquisto il giorno dell’apertura ufficiale.

Il mercato ha registrato per il 2019 una vendita alle stelle, soprattutto per l’anteprima e le prime giornate di apertura.

 

Lo stand di David Zwirner presso Art Basel a Miami Beach, 2018. Foto di Dan Bradica.

 

Qualche esempio?

La Galleria di David Zwirner ha concluso, in uno spazio privato, la compravendita del dipinto di Gerhard Richter per $ 20 milioni, ma non è stato l’unico. Jack Shainman ha smaltito, nella prima ora, sei delle nove opere prestigiose che possedeva, tra cui una  di Kerry James Marshall, per  $ 3,5 milioni, mentre Tornabuoni, in anteprima, ha liquidato due Alighiero Boetti per un valore rispettivamente di 1,7 e 2,3 milioni di euro.

 

Vista dell’installazione dello stand Hauser & Wirth a Art Basel, 2019. Per gentile concessione di Hauser & Wirth. Foto di Stefan Altenburger, Fotografia Zürich.

 

Ma si sono confermate anche le vendite digitali.

E’ il caso della scultura a forma di zucca puntinata di Yayoi Kusama, saldata per $ 1,8 milioni, di un’opera di Donald Judd e  di una scultura di Carol Bove da $ 200.000.

Questi dati sono però parte di una indagine che vede escluse alcune tra le più grandi gallerie, tra cui Gagosian e Hauser & Wirth, che seppur abbiano registrato vendite per $ 49 milioni, non comunicano le proprie vendite.

 

Gli artisti più venduti

 

Il grafico riporta le vendite pubblicate da Art Basel. Solo 47  su 290 gallerie hanno registrato vendite

 

E’ una cerchia ristretta e stabile, quella che sormonta la classifica. Vede uniti Gerhard RichterSigmar PolkeMark Bradford e Kim Whanki.

 

Gerhard Richter e Sigmar Polke

 

 

Mark Bradford e Kim Whanki.

Poco più in basso siedono i miei preferiti: Mark Grotjahn, Keith Haring, George Condo, Richard Prince, Christopher Wool e Alighiero Boetti.

 

 

La classifica dei prezzi

Ma a quanto sono state vendute le opere dichiarate da alcune gallerie?

I DIPINTI


$ 20 milioni

Versammlung di Gerhard Richter  (1966) – David Zwirner

foto David Zwirner

Il dipinto, in bianco e nero, rappresenta una folla in una tecnica che simula la fotografia. Rimane un’opera desiderata, simbolo di uno degli artisti viventi più ricercati al mondo.

La tela, un formato 160 x 115 cm, è stata inizialmente venduta da Valsecchi per finanziare il restauro del Palazzo Butera a Palermo ed è successivamente passata di mano alla galleria.

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$ 10 milioni

Sigmar Polke

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$ 10-12 milioni

Tranquillity 5-IV-73 # 310 di Kim Whanki (1973)- Tina Kim

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$ 7-8 milioni

Rat Catcher of Hamelin II  di Mark Bradford(2011) – White Cube

 

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$ 6 milioni

Untitled  (2009) di Christopher Wool– Lévy Gorvy

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$ 5 milioni

Untitled  (2009) di Christopher Wool– Lévy Gorvy

 

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$ 4 milioni 

Maschera smaltata su alluminio di Keith Hairing – Acquavella

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$ 3,5 milioni

  Fly in the Buttermilk di Mark Bradford (2002) – Mnuchin

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$ 3,5 milioni

 To Be Titled di Kerry James Marshall (2019) – Jack Shainman Gallery

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$ 3 milioni

Tude La Haye di Georges Vantongerloo  (1918) – Hauser & Wirth

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$ 3 milioni

 The Prince of the Housewife e The Grocer di Richard Prince (1988) – Skarstedt

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$ 3 milioni

Graphitbilder mit schleifen (nach Albrecht Durer) di  Sigmar Polke  (1986) -Michael Werner Gallery

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$ 2,8 milioni

La  cena a Dresda di Georg Baselitz  -Remix (2006) – White Cube

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$ 2,5 milioni: Philip Guston ‘s Boot (1968) – Hauser & Wirth

$ 2,5 milioni di euro: Albert Oehlen s’rasieren (2005) – Skarstedt

$ 2.2 milioni di euro: Rudolf Stingel s’Senza titolo  (2019) – Massimo De Carlo

$ 2 milioni: Yoshimoto Nara’s  Not Yet Title  (2019) – Blum & Poe

$ 2 milioni di euro: Lee Ufan s’  Da Linea (1977) – la Pace

$ 2 milioni di euro: di Joan Mitchell s’  Senza titolo  (1960) – Galleria Mnuchin

$ 2 milioni ciascuno: due opere di Albert Oehlen,  Stück (2003) e  Auf der Veranda (2005) – Galerie Max Hetzler

$ 1,75 milioni: Robert Rauschenberg ‘s  Crossings (Borealis ) (1990) alla Galerie Thaddaeus Ropac

$ 1,7 milioni: un dipinto di Alex Katz alla Richard Gray Gallery

$ 1,5 milioni: Andy di Barkley L. Hendricks  (1974) a Jack Shainman

$ 1,5 milioni: George Condo’s  Man and Woman (2019) a Skarstedt

$ 1,5 milioni: il dipinto di Four Colour Fame di Robert Mangold  n. 15  (1985)- Pace

$ 1,5 milioni: un dipinto di Beatriz Milhazes – White Cube

$ 1,35 milioni: Robert Rauschenberg’s  Proof  (Salvage)  (1984) – Galerie Thaddaeus Ropac

$ 1,3 milioni: Red Hot Deal di Kerry James Marshall  (2012) – Jack Shainman Gallery

$ 1,25 milioni di euro: El Anatsui s’  Breaking News  (2015) – Jack Shainman

$ 1,25-1,5 milioni: Yoo Youngkuk’s  Work (1965) -Galleria Kukje / Tina Kim Gallery

$ 1,25 milioni: i media misti di Frank Stella che dipingono  Grodno I  (1973) – Marianne Boesky Gallery

( fonte Artsy)

 

 Le sculture

$ 4,25 milion

Maschera in alluminio smaltata di Keith Haring  – Galleria Acquavella

due maschere di Keith Haring, nessuna delle due accertata per la vendita di Art Basel

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$ 3,6 milion

La Mappa ricamata di Alighiero Boetti   (1983-90) -Tornabuoni Art

Una mappa realizzata da Boetti nello stesso anno di quella venduta dalla galleria. Foto Tornabuoni Art

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$ 3.4 milioni di euro: Eduardo Chillida s’  Elogio de la Luz XX (Elogio della XX Luce)  (1990) – Hauser & Wirth

$ 2,5 milioni: Aphrodite’s Lover di Jack Whitten  (2015) – Hauser & Wirth

$ 2-2.500.000: Alberto Giacometti s’  Tête d’homme (1961) – Lévy Gorvy

$ 2 milioni: la scultura in lamiera e metallica di  Alexander Calder Untitled (1966) – Galerie Thomas

$ 1,7 milioni: Autoportret II di  Alina Szapocznikow  ( Autoritratto II) (1966) – Hauser & Wirth

$ 750.000: John Chamberlain s’  PARISIANESCAPADE (1999) – Hauser & Wirth

 

STAMPE E FOTOGRAFIE

 

$ 1,5 milion

Senza titolo (Tiger Head 2) di Robert Longo (2011) – Galerie Thaddaeus Ropac

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$ 950.000

 Film Untitled Ancora # 21 di Cindy Sherman  (1978) – Sprüth Magers

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$ 750.000: Untitled di Robert Longo  (Statua di Marianne, Parigi, Francia, 1 dicembre 2018)  (2018) alla Metro Pictures

$ 750.000: Wayne Thiebaud s’  Eyebrow Pencil  (1964) presso la Pace

$ 650.000: Untitled di Robert Longo  (Ritratto di Hubris) (2018) presso Metro Pictures

 

Non resta che attendere le prossime aste per confermare la classifica degli artisti più ricercati e desiderati al mondo.

 

 

 

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Ciao sono Giulia, architetto d'interni con la passione per l'arte contemporanea.

Mi occupo di interni residenziali, e credo molto nel concetto di architettura sartoriale, per abitazioni su misura per ogni persona. La mia passione per l’arte ha fatto nascere arthome, che include l’arte nelle dimore ed è fonte di ispirazione quotidiana.

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