Di art fair ne è pieno il mondo. Ma per quell’arte inarrivabile, esclusiva e patinata, ce n’è solo una: batte Miami e Hong Kong, e si trova in Svizzera, a Basilea.
Popolare, sin dalla prima edizione del 1970, oltre ad essere un Evento (con la e maiuscola) al quale i professionisti non possono rinunciare, è una vera esposizione d’eccezione dove si individuano i gusti dei collezionisti ed i loro movimenti monetari.
La fiera di Basilea nel 1972. Foto di Kurt Wyss, foto Art Basel
Raccoglie opere di arte moderna e contemporanea di altissima qualità, trasformandosi in un museo per chi può solo guardare, e in un negozio per chi colleziona. Un luogo magico dove si respira buona arte e si sogna, ad occhi aperti.
Lo stand Gagosian con un’opera di Jeff Koons. Foto Art Basel.
Per la 49° edizione sono stati 90.000 i visitatori registrati. Secondo le statistiche pubblicate, infatti, è in forte crescita il numero di amatori, collezionisti e curatori che vi partecipano.
L’esposizione non è però per tutti. L’ingresso per le gallerie d’arte è molto selettivo, in primo ordine per una sorta di qualità delle opere esposte, ed in seconda battuta per la questione economica.
“Ogni anno, impostiamo il livello un po ‘più alto”, ha detto in un’intervista il direttore globale di Art Basel, Marc Spiegler. “Ci sono alcune gallerie che non sono presenti quest’anno perché hanno costantemente deluso la commissione. E ci sono gallerie che bussano alla porta da molto tempo. Quando si spinge un po’di più ogni anno, la qualità aumenta anno dopo anno. ”
Ma quanto costa esporre ad ArtBasel?
Sebbene le organizzazioni e le gallerie siano sempre restie a rilasciare dati economici, Artsy ha dichiarato le cifre astronomiche.
Per le piccole gallerie si va dai 45.000€ in su per 50 metri quadrati di area, 130.000 € per le medie al secondo piano, fino a salire a 346.000€ per quelle più grandi al piano terra. A snellire il costo però, è il pacchetto “completo”, che comprende, oltre all’affitto dell’area, il soggiorno, il viaggio ed il trasporto delle opere, cosa non poco onerosa!
Extra spazi
Ma le più prestigiose non si accontentano dei loro 70 metri quadrati. Ad aumentare l’interesse e ad allargare la cerchia di collezionisti che visitano le gallerie più facoltose ci sono altri spazi al terzo piano. Quelli nascosti, sempre all’interno della meravigliosa architettura di Herzog & de Meuron, dove viene filtrata una cerchia ristretta di amatori ed acquirenti. E’ dedicata a piattaforme digitali, sale visione e, naturalmente, trattative.
Le vendite di primi giorni
L’ingresso su invito, quello VIP, anticipato, è solitamente destinato agli acquirenti abituali o quelli con cui già si ha avuto un contatto prima dell’evento. E’ un modo per vedere da vicino le opere di cui si è già discusso, ascoltare la narrazione dell’opera scelta, senza il rischio di farsi sfuggire l’acquisto il giorno dell’apertura ufficiale.
Il mercato ha registrato per il 2019 una vendita alle stelle, soprattutto per l’anteprima e le prime giornate di apertura.
Lo stand di David Zwirner presso Art Basel a Miami Beach, 2018. Foto di Dan Bradica.
Qualche esempio?
La Galleria di David Zwirner ha concluso, in uno spazio privato, la compravendita del dipinto di Gerhard Richter per $ 20 milioni, ma non è stato l’unico. Jack Shainman ha smaltito, nella prima ora, sei delle nove opere prestigiose che possedeva, tra cui una di Kerry James Marshall, per $ 3,5 milioni, mentre Tornabuoni, in anteprima, ha liquidato due Alighiero Boetti per un valore rispettivamente di 1,7 e 2,3 milioni di euro.
Vista dell’installazione dello stand Hauser & Wirth a Art Basel, 2019. Per gentile concessione di Hauser & Wirth. Foto di Stefan Altenburger, Fotografia Zürich.
Ma si sono confermate anche le vendite digitali.
E’ il caso della scultura a forma di zucca puntinata di Yayoi Kusama, saldata per $ 1,8 milioni, di un’opera di Donald Judd e di una scultura di Carol Bove da $ 200.000.
Questi dati sono però parte di una indagine che vede escluse alcune tra le più grandi gallerie, tra cui Gagosian e Hauser & Wirth, che seppur abbiano registrato vendite per $ 49 milioni, non comunicano le proprie vendite.
Gli artisti più venduti
Il grafico riporta le vendite pubblicate da Art Basel. Solo 47 su 290 gallerie hanno registrato vendite
E’ una cerchia ristretta e stabile, quella che sormonta la classifica. Vede uniti Gerhard Richter, Sigmar Polke, Mark Bradford e Kim Whanki.
Gerhard Richter e Sigmar Polke
Mark Bradford e Kim Whanki.
Poco più in basso siedono i miei preferiti: Mark Grotjahn, Keith Haring, George Condo, Richard Prince, Christopher Wool e Alighiero Boetti.
La classifica dei prezzi
Ma a quanto sono state vendute le opere dichiarate da alcune gallerie?
I DIPINTI
$ 20 milioni
Versammlung di Gerhard Richter (1966) – David Zwirner
foto David Zwirner
Il dipinto, in bianco e nero, rappresenta una folla in una tecnica che simula la fotografia. Rimane un’opera desiderata, simbolo di uno degli artisti viventi più ricercati al mondo.
La tela, un formato 160 x 115 cm, è stata inizialmente venduta da Valsecchi per finanziare il restauro del Palazzo Butera a Palermo ed è successivamente passata di mano alla galleria.
________________________
$ 10 milioni
Sigmar Polke
________________________
$ 10-12 milioni
Tranquillity 5-IV-73 # 310 di Kim Whanki (1973)- Tina Kim
________________________
$ 7-8 milioni
Rat Catcher of Hamelin II di Mark Bradford(2011) – White Cube
________________________
$ 6 milioni
Untitled (2009) di Christopher Wool– Lévy Gorvy
________________________
$ 5 milioni
Untitled (2009) di Christopher Wool– Lévy Gorvy
________________________
$ 4 milioni
Maschera smaltata su alluminio di Keith Hairing – Acquavella
________________________
$ 3,5 milioni
Fly in the Buttermilk di Mark Bradford (2002) – Mnuchin
________________________
$ 3,5 milioni
To Be Titled di Kerry James Marshall (2019) – Jack Shainman Gallery
________________________
$ 3 milioni
Tude La Haye di Georges Vantongerloo (1918) – Hauser & Wirth
________________________
$ 3 milioni
The Prince of the Housewife e The Grocer di Richard Prince (1988) – Skarstedt
________________________
$ 3 milioni
Graphitbilder mit schleifen (nach Albrecht Durer) di Sigmar Polke (1986) -Michael Werner Gallery
________________________
$ 2,8 milioni
La cena a Dresda di Georg Baselitz -Remix (2006) – White Cube
________________________
$ 2,5 milioni: Philip Guston ‘s Boot (1968) – Hauser & Wirth
$ 2,5 milioni di euro: Albert Oehlen s’rasieren (2005) – Skarstedt
$ 2.2 milioni di euro: Rudolf Stingel s’Senza titolo (2019) – Massimo De Carlo
$ 2 milioni: Yoshimoto Nara’s Not Yet Title (2019) – Blum & Poe
$ 2 milioni di euro: Lee Ufan s’ Da Linea (1977) – la Pace
$ 2 milioni di euro: di Joan Mitchell s’ Senza titolo (1960) – Galleria Mnuchin
$ 2 milioni ciascuno: due opere di Albert Oehlen, Stück (2003) e Auf der Veranda (2005) – Galerie Max Hetzler
$ 1,75 milioni: Robert Rauschenberg ‘s Crossings (Borealis ) (1990) alla Galerie Thaddaeus Ropac
$ 1,7 milioni: un dipinto di Alex Katz alla Richard Gray Gallery
$ 1,5 milioni: Andy di Barkley L. Hendricks (1974) a Jack Shainman
$ 1,5 milioni: George Condo’s Man and Woman (2019) a Skarstedt
$ 1,5 milioni: il dipinto di Four Colour Fame di Robert Mangold n. 15 (1985)- Pace
$ 1,5 milioni: un dipinto di Beatriz Milhazes – White Cube
$ 1,35 milioni: Robert Rauschenberg’s Proof (Salvage) (1984) – Galerie Thaddaeus Ropac
$ 1,3 milioni: Red Hot Deal di Kerry James Marshall (2012) – Jack Shainman Gallery
$ 1,25 milioni di euro: El Anatsui s’ Breaking News (2015) – Jack Shainman
$ 1,25-1,5 milioni: Yoo Youngkuk’s Work (1965) -Galleria Kukje / Tina Kim Gallery
$ 1,25 milioni: i media misti di Frank Stella che dipingono Grodno I (1973) – Marianne Boesky Gallery
( fonte Artsy)
Le sculture
$ 4,25 milion
Maschera in alluminio smaltata di Keith Haring – Galleria Acquavella
due maschere di Keith Haring, nessuna delle due accertata per la vendita di Art Basel
________________________
$ 3,6 milion
La Mappa ricamata di Alighiero Boetti (1983-90) -Tornabuoni Art
Una mappa realizzata da Boetti nello stesso anno di quella venduta dalla galleria. Foto Tornabuoni Art
________________________
$ 3.4 milioni di euro: Eduardo Chillida s’ Elogio de la Luz XX (Elogio della XX Luce) (1990) – Hauser & Wirth
$ 2,5 milioni: Aphrodite’s Lover di Jack Whitten (2015) – Hauser & Wirth
$ 2-2.500.000: Alberto Giacometti s’ Tête d’homme (1961) – Lévy Gorvy
$ 2 milioni: la scultura in lamiera e metallica di Alexander Calder Untitled (1966) – Galerie Thomas
$ 1,7 milioni: Autoportret II di Alina Szapocznikow ( Autoritratto II) (1966) – Hauser & Wirth
$ 750.000: John Chamberlain s’ PARISIANESCAPADE (1999) – Hauser & Wirth
STAMPE E FOTOGRAFIE
$ 1,5 milion
Senza titolo (Tiger Head 2) di Robert Longo (2011) – Galerie Thaddaeus Ropac
________________________
$ 950.000
Film Untitled Ancora # 21 di Cindy Sherman (1978) – Sprüth Magers
________________________
$ 750.000: Untitled di Robert Longo (Statua di Marianne, Parigi, Francia, 1 dicembre 2018) (2018) alla Metro Pictures
$ 750.000: Wayne Thiebaud s’ Eyebrow Pencil (1964) presso la Pace
$ 650.000: Untitled di Robert Longo (Ritratto di Hubris) (2018) presso Metro Pictures
Non resta che attendere le prossime aste per confermare la classifica degli artisti più ricercati e desiderati al mondo.