La vista stimola i nostri sensi in maniera fortissima, basti pensare che il 30% della corteccia cerebrale è dedicato all’elaborazione visiva, molto più di qualsiasi altro senso. E’ il motivo per cui siamo influenzati da ogni cosa che percepiamo. Non è casuale la diffusione del motto “la prima impressione è quella che conta”. E’ un po’ come quando si conosce una persona o si entra in una casa e si viene accolti in uno spazio che imprime un’impressione iniziale decisiva (L I N K).
L’ingresso di casa è uno spazio significativo, poichè è il primo che vediamo, e l’illuminazione gioca un ruolo fondamentale sull’impressione generale che ne deriva. Oltre ad essere funzionale alla sicurezza, la luce contribuisce alla bellezza, attraverso sensazioni che generano un’opinione più o meno positiva sulla casa.
Quindi, indipendentemente dal gusto personale e dalla volontà di delineare un’atmosfera calda e accogliente, oppure fredda e impostata, è importante calibrare ogni corpo luce sulla fonte naturale e indirizzare il nostro occhio su precisi oggetti e volumi che vengono così modellati a seconda del fascio di luce scelto.
Come scegliere l’illuminazione giusta
Nella scelta entrano in gioco molti fattori che toccano l’estetica e la funzionalità. Consiglio sempre ai miei clienti di porsi prima della scelta alcune domande, per avere chiare le caratteristiche di ogni apparecchio.
- Quali sono le dimensioni dell’ingresso?
- Quanta luce naturale bagna l’ingresso?
- Qual’é l’effetto che volete ottenere? Drammatico, vivace, morbido, freddo…
Qualche consiglio
Partite individuando le necessità, le micro-zone di rilevo, e parallelamente pensate a come valorizzare ogni oggetto colpito dalla luce. E’ bene studiare un progetto su misura per ogni casa, ogni stanza, ma voglio darvi alcuni suggerimenti generali:
- non optate per una luce troppo potente, o al contrario troppo debole, o l’intero ambiente sembrerà sbilanciato
- scegliete una fonte luminosa per ogni area di una stanza, in base alle funzioni. In un ingresso con open-space dove si guarderà la televisione e si leggerà, ad esempio, una luce morbida andrà bene, ma dovrà essere prevista anche una luce lampada aggiuntiva per il lettore, la cosiddetta luce puntuale, oppure una da tavolo per chi lavora al computer
- per sottolineare un volume aggiungete una illuminazione puntuale decorativa. E’ una scelta eccellente se volete focalizzare l’attenzione su un arredo o una scultura, rendendola protagonista della stanza
- in uno spazio buio i lampadari trasparenti, in plexiglass, vetro o cristallo, sono la soluzione migliore per esaltare ogni fascio di luce, quindi affiancare uno specchio, che moltiplica la luce, oltrechè lo spazio è una scelta vincente
- valutate l’intensità della luce, in funzione dell’utilizzo che ne fate. Ogni scelta è davvero soggettiva, ma in generale si può affermare che quella soffusa e romantica, ad esempio, non è compatibile con la zona pranzo, ma sarà un ottimo compromesso scegliere una fonte dimmerabile, quindi regolabile
- a uno spazio con soffitti alti si addice meglio un lampade più grande, su cavo, piuttosto che una da incasso
- le stanze piccole hanno un aspetto migliore con luci proporzionate alle misure della stanza
- in uno spazio stretto e lungo, come un corridoio, vi consiglio di creare una fila di faretti circolari più piccoli, distanziati ad intervalli regolari, solitamente a 80-90 cm, che garantiscono una perfetta illuminazione.
- in un ambiente piccolo ma largo, una fila rada di faretti a diametro maggiore sono in grado di rendere uno spazio uniforme e luminoso
Un progetto
Volevo essere concreta, e portarvi l’esempio di una casa in corso d’opera. In questo progetto ho scelto di inserire una lunga fascia di controsoffitto, non solo per estetica o collegare la zona notte a quella giorno, ma per permettere il passaggio degli impianti al di sopra. Ho favorito la canalizzazione del sistema d’aria, e gestito la diffusione del flusso attraverso le bocchette incassate sulla veletta del cartongesso.
Per i faretti:
- nel corridoio ce ne sono due incassati a distanza regolare
- nel bagno uno è posizionato vicino al soffione, per creare un’atmosfera raffinata, e uno è centrale, con accensione separata
- nel soggiorno si è preferito un lampadario sospeso sul tavolo, scelta di stile, e per la parte perimetrale due soluzioni differenti. Per la cucina cinque piccoli faretti sono incassati nel cartongesso, per illuminare l’area limitrofa ai pensili e alle basi
Per il resto delle stanze sono stati utilizzati lampadari e un secondo apparecchio a supporto per le micro-zone, il tutto su misura per il cliente.
Quello di cui voglio però parlarvi oggi sono però gli apparecchi a soffitto, incassati o sospesi su binari, ad esempio! Vediamoli Insieme.
Binario
E’ la soluzione più comoda e versatile in grado di illuminare una stanza con controsoffitto. Un guida è solitamente annegata nel cartongesso, sulla parete orizzontale oppure verticale, e uno o più faretti corrono lungo l’asse. Funzionano bene per le wall art, oppure per le raccolte di fotografie su muro, poichè ogni faretto può ruotare di quasi 360°.
Ci sono anche elementi calamitati, che si agganciano alla base con una libertà assoluta.
Dezignark | Zooijpg | Behance | ItalianBark
Faretti da incasso
E’ la scelta più comune, dovuta sia alla semplicità del design, che all’impatto visivo e all’aspetto economico.
Non esistono regole universali per posizionarli a soffitto, la distanza dipende dalle dimensioni dell’ambiente, dalla potenza del faretto, dal tipo di diffusione e dalla quantità di luce necessaria per le attività da svolgere in quello spazio.
E’ bene posizionarli nelle zone periferiche della stanza, o in alternativa distribuirli equamente nella superficie, su una o più file. Un calcolo dei lumen è sempre consigliabile per capire il numero di pezzi necessari e la distanza a cui installarli.
Moderninterior | Homify | Kelly Hoppen | FantasticFrank
Behance, Greek Herbs
Faretti esterni
Si trattano come quelli incassati, con la differenza estetica del volume a vista.
Sono attuali e minimali, e hanno un corpo prevalentemente metallico, a sezione rotonda oppure quadrata.
Studio A + B Design | Project K | Pickawood | Kornienko+Partners
Tagli di luce
Assolutamente moderni e minimali. Per poterli avere in casa occorre praticare un taglio longitudinale nel cartongesso e applicare una sottile canalina in alluminio che funge da appoggio per la striscia a led. Si può decidere se chiudere il taglio con un tappo in materiale sintetico satinato o opale per rendere la luce meno invasiva.
Bartcoenen| Patria | Lightingstores| Behance
Funzionale
Chiamata anche puntuale, definisce una specifica micro-area, sotto la quale è solitamente posizionato un elemento d’interesse, come un quadro, una scultura oppure un mobile.
Behance |Houzz | Mondo design | AD
Minimale
Non esiste una definizione esatta per questo stile di faretto, ma in linea di massima si può dire che meno invasivi sono i corpi luce, e maggiore è l’effetto pulito.
Living corriere | Mooi| Basmanny | Behance
Blocco
Chiamato così per la sua somiglianza a uno scatolotto, definisce lo spazio d’ingresso in maniera divertente e ricercata. Si addice molto ai volumi cubici, che ricordano una vera e propria stanza. Il colore non è un obbligo, ma sono consigliabili tinte decise, in contrasto con il resto della muratura, come i verdi, i gialli, i rosa e i blu.
Design Therapy | Behance
Una illuminazione moderna del foyer può sfiorare molti stili, a seconda delle vostre esigenze potete creare un ingresso caldo e accogliente.