Come ricavare un angolo di relax nella propria casa

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(copertina via pinterest)

 

Quante volte sfogliando le pagine di carta di una rivista di arredamento sogniamo di essere all’interno della pubblicità, proprio in quel preciso ambiente, seduti sul morbido divano ad angolo di quella casa o sullo sgabello della lineare cucina? La comunicazione di alcuni marchi è strutturata così bene che a volte ci sembra quasi di sentire il profumo del caffè, il tepore del calorifero, il suono della musica.

Insisto molto sulla personalizzazione della casa, chi mi segue lo sa, ma è una necessità legata a un benessere: ognuno ha un proprio immaginario ed è capace di disegnare un’idea diversa di confort. Ogni persona dovrebbe sempre avere nella sua casa un preciso posto in cui rifugiarsi e trovare se stesso, in cui recuperare le energie perse durante la giornata lavorativa e spendere magari una mezz’ora di riposo leggendo un libro o bevendo un buon bicchiere di vino. Quello spazio deve essere disegnato su misura, con quegli oggetti, quei colori e quelle forme che ci legano a un passato, o semplicemente determinano sensazioni positive legate a chissà quale ricordo.

 

Quel luogo deve saper accogliere nella maniera più confortevole, calda ed esteticamente gradevole il nostro corpo e la nostra mente. Potrà essere un angolo, uno spazio piccolo anche solo un metro quadrato, ma disegnato così bene da fornirci tutta l’energia che necessitiamo, composto da quegli arredi e quei suppellettili, apparentemente inutili per altri, che scatenano in noi emozioni positive.

 

Partiamo da alcuni esempi, sulla mia pagina Pinterest (link) potete curiosare i miei angoli preferiti, li ho intitolati “Corners of peace”. Li ho raccolti pensando a soluzioni molto semplici, facilmente riproducibili nei nostri appartamenti, ed altri più ricercati, ma comunque fattibili; descriverne le caratteristiche è una cosa molto difficile, poiché sarebbe generica, ma voglio provare a fornirvi le nozioni generali per disegnare angoli differenti.

 

Quali devono essere le caratteristiche?

Un consiglio che do spesso è quello di chiudere gli occhi e immaginarsi uno spazio, poi di prendere carta e penna e di descriverlo con parole che collegano la nostre idea a termini chiave, e di unire le due parti che, com’è lecito che sia, quasi mai coincidono perfettamente.

1 Calore

 

 

  

 

 

 

E’ la regola numero uno, la più importante in assoluto, quella capace di trasformare una stanza grigia in una davvero piena di vita. Per prima cosa occorre chiedersi cosa ci trasmette questo benessere: c’è chi lo percepisce in un colore preciso, come un caldo tortora, chi in un oggetto, come un tappeto a pelo lungo o chi in una lampada  dai toni caldi, e chi ancora in un materiale, come un parquet in legno scuro.

Un altro elemento che incide sul calore è la luce, sia che si tratti di quella naturale, gialla e calda di mezzogiorno, che artificiale. Scegliere una fonte luminosa giusta in funzione dell’utilizzo che si fa dello spazio è la priorità, ma lo è anche l’estetica in termini di forma e di colore, a seconda se si sceglie una temperatura più fredda o più calda.

 

2 Materiali

 

 

Mi collego direttamente al calore perché è proprio la materia che evoca in ognuno di noi sensazione diverse. E’ il motivo per cui occorre scegliere ogni rivestimento con molta attenzione e senza fretta, soprattutto quando si ristruttura casa. Un muro può essere tamponato a boiserie, candido come il bianco, e rompere la rigidità del chiarore con una sedia a dondolo scura o una poltrona color cuoio, oppure essere rivestito con una carta da parati (link) a fiori, mantenendo chiari i restanti pezzi.

Se parliamo di pavimento c’è chi a contatto con il legno riceve un calore immediato, e chi invece lo percepisce in un pavimento in rivestimento in cemento (link) o nella smaltatura liscia di una madìa su cui sono posati i suoi libri preferiti. Se avete in casa un rivestimento freddo al tatto potete posizionare sotto una sedia un tappeto che, oltre a creare visivamente un’area circoscritta, scalderà il vostro corpo.

 

3 Forme

 

 

  

 

Può essere un preciso punto della casa a piacervi, per una serie di motivi come la luce, la posizione, la vicinanza a una libreria e così dicendo. Perché allora non ricavare qui un macrospazio, circondato dalle linee che più ci piacciono, morbide oppure rigide? Vi starete chiedendo di che cosa sto parlando, in concreto.

Guardando uno spazio da lontano percepiamo le forme prima ancora di metterle a fuoco, elementi ortogonali oppure oggetti sinuosi: non sono solo gli arredi a creare un volume più o meno definito nella silhouette, ma anche le finestre, le parti strutturali della casa o alcuni elementi verticali o orizzontali, come il battiscopa scuro posato su un muro bianco o una lampada da terra argentata che alla vista appare come una colonna sullo sfondo murario.

Scegliete i vostri pezzi in autonomia, potranno essere sostituiti in qualsiasi momento con piccoli spostamenti.

 

4 Oggetti

 

 

 

 

Assicuratevi che siano tutti nella vostra area di pace. Che siano grandi come una sedia o una scrivania, oppure piccoli come un vaso o un portachiavi, poco importa. Saranno gli oggetti del cuore, oppure solo quelli più belli o a cui siete affezionati solo per una questione di tempo. Circondatevene! Nel mio angolo di casa l’oggetto che adoro di più, oltre la sedia bianca, è il quadro appeso sul muro vicino, pronto a ricordarmi il giorno in cui l’ho visto per la prima volta e me ne sono innamorata.

In maniera ordinata ponderate quindi i colori degli arredi con la stanza che racchiude l’angolo, con una buona programmazione non potrete sbagliare!

 

 

 

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Ciao sono Giulia, architetto d'interni con la passione per l'arte contemporanea.

Mi occupo di interni residenziali, e credo molto nel concetto di architettura sartoriale, per abitazioni su misura per ogni persona. La mia passione per l’arte ha fatto nascere arthome, che include l’arte nelle dimore ed è fonte di ispirazione quotidiana.

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