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Se avete scelto una palette di colori per la ristrutturazione della vostra casa potete sentirvi pronti a trasformare ogni stanza in una nuova, ma prima dovete prepararvi e scegliere con attenzione la finitura giusta per i singoli ambienti. Ogni vernice è legata un effetto diverso, ed è capace di trasformare lo spazio in una vera quinta teatrale.
Le finiture sono in grado di rendere ogni spazio vivo. In un progetto d’interni il colore non resta tale e basta, ma diventa parte di un’equilibrata composizione, di un progetto più grande: si lega a ogni singolo elemento presente in una stanza, ogni decoro, rivestimento o arredo che sia.
Sono molte le finiture in commercio, ogni azienda ne ha una rosa, ma la tipologie principali con cui spesso lavoriamo per rifinire le pareti di casa sono cinque: opaca, a guscio d’uovo, satinata, semi lucida, lucida.
Punti di partenza

Camille Styles
E’ qualcosa di diverso per ognuno di noi, un grandissimo aiuto poichè permette di racchiudere in maniera conclusiva e collaborativa, il laborioso progetto d’interni che tiene conto di stile, arredo, luce e texture.
Nyobitrivett
Non sottovalutate allora questo aspetto, e partite da questi semplici punti.
- Valutate la stanza, e chi la abita
E’ la priorità quando si sceglie un colore o la grana di una superficie che viviamo quotidianamente. Calcolate con attenzione i flussi di persone, le frequenza di utilizzo di uno spazio. Le stanze affollare, come i salone o gli ingressi, hanno bisogno per natura di essere più durevoli, come il satinato o il semilucido, al contrario quelle meno trafficate come gli studi o le camere degli ospiti, possono essere rese più interessanti con finiture eggshell oppure opache.
- Brillantezza e luce
Ogni persona ha un’idea diversa riguardo al benessere all’interno della stanza: c’è chi desidera superfici morbide, lisce, o al contrario chi preferisce la rugosità delle pareti asciutte, completamente matt. Ogni buon marchio di vernici classifica i propri prodotti in base alla lucentezza, alcune forniscono anche una percentuale di riflessione della luce. Ricordatevi che scegliendo smalti gloss, la luce si rifletterà maggiormente sulle superfici vicine, quindi su ambienti bui preferite una maggiore brillantezza piuttosto che un’elevata opacità.
stijlvolstyling
Duets
1) Opaco / Matt
Attenzione però, poichè le pareti con questa finitura sono molto delicate e si rovinano se trattate con detergenti. E’ per questo che vengono stese su superfici più protette.
Dove utilizzarle: E’ bene scegliere aree poco trafficate, quindi non corridoi o luoghi di passaggio frequente, bensì pareti della sale da pranzo o delle camere, meno soggette a usura o ancora meglio nei soffitti.
2) Eggshell

E’ una finitura molto conosciuta e popolare, soprattutto nei paesi anglosassoni, anche se ultimamente è utilizzata con più frequenza anche in Italia, essendo una delle tipologie scelte da alcuni brand inglesi di molta fama, come Farrow&Ball o Wilson&Morris. Questa coloritura è più brillante e leggermente più lucente della precedente, proprio come la delicatezza che contraddistingue il guscio d’uovo, è più resistente della eggshell, ma non così tanto come la satinata.
Dove utilizzarle: In zone a medio traffico se si è più attenti agli urti, mentre se avete bambini in casa è meglio scegliere aree più isolate, come soggiorni o sale lettura, più appartate e meno frequentate.
3) Satinata

Jeweled interior
E’ la più gettonata, merito sia della sua praticità che della capacità di riflettere la luce. Al tatto è più morbida e setosa, caratteristica che le consente una pulizia facile rispetto alla vernice matt ed a guscio d’uovo.
Attenzione però, perchè i ritocchi sulle pareti smaltate non sono mai semplici, soprattutto sulle tinte sature. Per recuperare il colore, infatti, non si può ripristinare una piccola porzione, ma occorre ripetere il ciclo completo di coloritura su tutta la parete.
Dove utilizzarle: I bagni sono gli spazi ideali, poichè permettono di sostituire le piastrelle sulle pareti non soggette a diretto bagnamento, ad esempio dove non sono posizionati docce o sanitari. Sono più semplici da pulire rispetto alle opache o alle classiche lavabili, anche se vanno pulite senza strofinare troppo la superficie. Sono adatte per pareti ad alto traffico, come i muri su cui poggiano i letti, o ancora le pareti laterali della cucina.
4) Semi lucido
Benjamin Moore
L’effetto di questa finitura è quello di una superficie semilucida e leggermente riflettente. Può essere la scelta ideale per rivestimenti da evidenziare, come ad esempio il tamponamento di una colonna, una boiserie bassa o una delle pareti di una stanza.
Lo smalto è piuttosto resistente all’usura, ma è pur sempre una parete, non teme l’umidità anche se lascia traspirare meno la parete, ma non può comunque essere utilizzata all’interno della doccia.
Essendo lucida la superficie, la preparazione della muratura dovrà essere a dir poco perfetta, per evitare l’effetto discontinuo di irregolarità di fondi.
Dove utilizzarle: Sono a prova di bambino, quindi sì alle camerette, alle pareti del bagno, alle cucine.
5) Lucido
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E’ la finitura più lucente che rievoca gli anni ’80 senza indugio. La pulizia di pareti finite con un colore super lucido è semplice, ma ricordatevi che è comunque uno smalto e non un rivestimento, quindi non raschiate troppo la superficie.
Vale la stessa regola dei semi-gloss, quindi preparete con cura le pareti facendo attenzione che siano lisce prima della stesura del fondo.
Dove utilizzarle: Questi smalti sono ideali per proteggere porte, mobili in legno o altri materiali a spessore e tamponamenti. Valutate porzioni specifiche di utilizzo, evidenziando magari alcune linee privilegiate, come ad esempio cornici a soffitto, profilature di porte in stile inglese o profilature di varchi. Si possono usare per stanze intere, ma attenzione all’effetto finale altamente riflettente.
Alcuni esempi
Ecco alcuni spazi che dimostrano come la finitura giochi un ruolo importante sul risultato finale.
Mediamarmelaide


Studio Ashby

